Navigazione, Cartografia,Orientamento., Dispense

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ZAKUgabry
view post Posted on 4/3/2008, 10:14




A chi interessa tutto cio' che riguarda la Cartografia (giusto per saper dove andare in campo e soprattutto non perdersi come i bauccchi!) ho fatto una lista di link utili che spaziano i vari argomenti nei post seguenti.
E poichè, per esperienza personale, tra la teoria e la pratica c'è di mezzo il mare, resto comunque a disposizione di tutti, nei miei limiti, per qualsiasi eventualità riguardante questa passione. :lol:
mail: [email protected]

Edited by ZAKUgabry - 28/2/2014, 10:44
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 22/4/2008, 15:38




Aggiungo siti interessanti sull'argomento e rimango a disposizione di tutti soprattutto per i nuovi interessati all'argomento per ogni dubbio ed :sisi: eventualità (nei miei limiti): Ciauz e buon divertimento:
www.figt.it/guide/it/ :tasso:
[www.unuciavezzano.it/lezioni.htm
www.vieferrate.it/bussola.htm
www.angetbo.net/orientarsi.html
http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD00...rienteering.doc
www.sanvito1.org/tecniche/topo/lezione16.php
www.raiderstst.com/downloads/category/3-varie.html
www.blackjacksoftair.it/
www.nonsolocittanova.it/orientament...ientamento.html
www.sentieridellappennino.it/escurs...uso_del_GPS.pdf
www.sas-sas.it/images/PDF-14%20M-Orientamento.pdf
www.scialp.it/topografia/04.pdf
www.primomanipolo.eu/files/Cartografia.pdf
www.primapartenza.com/didattica/fil...rientamento.pdf
www.caipistoia.org/pdf/cartografia/...rientamento.pdf
www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esr....59378465,d.ZGU


Coordinatometri e aggeggi per cartografia:
www.reddevils.bergamo.it/DownloadArea.aspx
www.maptools.com/FreeTools/UTMtools.html
www.google.it/search?q=coordinatome...iw=1280&bih=821

Per scaricare dxf per il cad tutte le Carte Tecniche Regionali del Veneto (Georeferenziate) e Gratis:
http://idt.regione.veneto.it/app/metacatal...ndex?deflevel=1

Per scaricare dxf e pdf le carte CTR del Friuli Venezia giulia GRATIS
http://irdat.regione.fvg.it/WebGIS/GISViewer.jsp

Tutti i Geoportali Italiani: http://circe.iuav.it/circe/cataloghi/carto...a/ctr/c-ctr.htm

Portale cartografico nazionale:
www.pcn.minambiente.it/PCN/

Per vedere il terreno dall'alto:
http://maps.live.com/
www.flashearth.com/
www.visual.paginegialle.it/
http://earth.google.it/

Trasformazione coordinate tra i vari mapdatum: (cartlab1 e Traspunto ecc.)
www.borneo.name/down/download.html
www.mondogis.com/traspunto.html

Uso della Bussola:
www.compagniaombraversilia.it/manuali/Bussola.pdf
http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/bussola/busmil.htm
www.msmountain.it/varie/attrezzatura/bussola2.html
www.bottegadellobo.altervista.org/

E per CHI vuol partire da zero consiglio questo libro:
www.hoepli.it/libro/orienteering/9788820343668.asp
www.hoepli.it/libro/orienteering/9788820322120.asp

Forum di SAM riguardante la cartografia/gps/bussola/navigazione quale punto di riferimento per ogni eventualità, recensioni e guide tecniche.
www.softairmania.it/forums/39-GPS-C...mp-ORIENTAMENTO :panzer:

Se qualcuno ha qualche chicca sa come trovarmi. Ciao

Edited by ZAKUgabry - 11/2/2014, 11:37
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 5/2/2009, 19:15




Riporto da SAM perchè pieno di spunti interessanti:

La WSN09 presentava una tipologia di pattuglia simile a quelle UNUCI dove era negato l’uso del GPS.
Grigio dei Royal Marines Commando ha quindi pensato bene di chiamarmi per farmi partecipare come cartografo a questa esperienza
Per me che sono un pattugliatore UNUCI, questa occasione mi è servita per divertirmi e rispolverare (dalla . . . neve. . .) le capacitá cartografiche classiche che normalmente utilizzo nei climi piú . . . temperati.

Mi sono quindi ritrovato con un M-4 tra le mani, imbacuccato come non so che ed ho portato in giro un’allegra brigata di softgunner.
Lí ho notato delle cose, secondo me non troppo giuste, che vorrei rendere di dominio pubblico.
Se poi, le mie considerazioni valide per le pattuglie militari non sono applicabili al mondo del soft air, vi prego di farmene avere notifica.

1) i compiti del cartografo e l’interazione con il comandante e gli occhi
Il cartografo interpreta la mappa, gli strumenti cartografici (bussola, coordinatometro, altimetro, …) ed in fase di briefing istruisce il comandante di pattuglia e gli altri pattugliotti del percorso.
Fornisce le mappe di emergenza ai pattugliotti (mappe “mute” ovvero senza alcun segno che, in caso di cattura, tradisca le intenzioni della pattuglia. Tali mappe vanno “imboscate” nella mimetica).
In pattuglia, fornisce le direttive per il movimento da un punto di riordino (Rally Point) al successivo.
Il punto di riordino è il punto, noto a tutti e ristabilito “ogni tanto” laddove la pattuglia si dovrá riordinare in caso di attivazione. Deve avere alcune caratteristiche: noto a tutti e facilmente raggiungibile, difendibile ecc…….
Dal momento in cui la pattuglia parte fino al successivo punto di riordino (prestabilito) gli “occhi” od il pointman vanno in automatico senza necessitá di istruzione alcuna. Al punto di riordino ne verificano la sicurezza ed aspettano il grosso del pattuglione.

2) gli occhi della pattuglia
Devono avere minime capacitá cartografiche. Quantomeno devono essere dotati di bussola perché devono essere in grado di mantenere una rotta indicata dal cartografo attraverso il comandante. In mancanza di bussola (fatto non bello), devono individuare un punto noto e visibile lungo tutto il tragitto che gli faccia un pó da “stella cometa”.
Nel contesto della WSN09 é stato ad es. utilizzato un rifugio visibile nella montagna.
Va da sé che questo, nell’artico, nel deserto o nella giungla (ma anche nella macchia mediterranea) questo metodo non è applicabile e la bussola è indispensabile. Nel contesto urbano e per piccoli tempi (entro il quarto d’ora) si puó anche utilizzare l’ombra e la propria deviazione rispetto l’ombra come indicatore. Questo metodo è ad esempio il metodo usato dal Reggimento Yorkshire a Bassora.
Gli occhi od il pointman devono anche essere in grado di valutare le distanze: con i passi o con il tempo.
È ovvio che se questi elementi non sono in grado di stimare la distanza percorsa, il comandante dovrá avvertire il cartografo che li fará muovere per . . . “linee di arresto” ovvero, punti noti ben distinguibili.
Ad es. durante la WSN09 ho chiesto agli occhi di muovere lungo una linea elettrica fino al punto in cui tale linea si biforcava. Lí avremmo realizzato il successivo Rally Point.

3) il movimento della pattuglia
Il cartografo non è un superuomo dotato di bacchetta magica. Dopo che la pattuglia si è magari mossa a …zzo non si puó pretendere di chiedere: “dove siamo?”. La risposta puó anche essere molto difficile.
Sicuramente la tattica del movimento (decisa dal comandante la pattuglia) puó implicare spostamenti “strani” ma questi vanno minimizzati e possibilmente discussi a priori con il cartografo. In quella maniera, il cartografo puó eseguire il “tracking” della pattuglia e gli eventuali “scarrocci” o scostamenti dalla direzione programmata.
Nel caso estremo, se ci si perde, il cartografo sará costretto a chiedere al comandante di inviare gli occhi in ricognizione a cercare punti noti per eseguire una triangolazione e rifare il “punto nave”. Nel frattempo la pattuglia si difende a riccio e concorda con gli occhi la procedura di riconoscimento (perché gli occhi in ricognizione potrebbero tornare da qualsiasi direzione).

Riassumendo il punto di riordino:
- deve essere scelto lungo il percorso in maniera tale che all'attivazione sia possibile tornare indietro di uno o due punti di riordino senza troppe complicazioni (ad es. guadare un fiume). La necessitá di tornare indietro di due punti é legata ad una possibile attivazione poco dopo aver stabilito un RP (che é quindi troppo vicino).
- deve essere scelto (dal comandante) piú o meno ravvicinato in funzione della situazione tattica, della situazione locale (orografia del territorio, antropizzazione (piú o meno case) e della vegetazione).
- deve essere occultato (anche dall'alto)
- deve essere difendibile (si potebbe aver necessitá di fare chiamate radio, ad es. un Medevac previa "stabilizzazione" degli infortunati)
- deve poter presentare punti di fuga (e non essere un "cul de sac")
- deve permettere l'autenticazione dei compagni che via via rientrano
- deve essere ben identificato e raggiungibile da tutti possibilmente senza troppi strumenti cartografici (all'attivazione si é abbandonato lo zaino e probabilmente si é moooolto di fretta, magari braccati e non si ha granché tempo . . . e voglia di smanettare un GPS). Ovviamente, la scelta di un punto in maniera piú o meno analitica dipende dall'abilitá cartografica dei pattugliotti ed il comandante che conosce i propri uomini definisce il RP in funzione anche di tali (in)capacitá.


Edited by ZAKUgabry - 6/2/2009, 15:39
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 16/12/2010, 11:15




Da www.softairfanzine.it/viewtopic.php?f=17&t=20
ho trovato questo bell'articolo che riporto integralmente: :evil:

Compiti del cartografo
Premessa.
Prima di entrare nel vivo del tema vorrei precisare che quello che leggerete non ha la pretesa di essere una guida tecnica riguardante la cartografia ma un articolo indirizzato sostanzialmente ai giocatori con meno esperienza che ancora devono farsi una idea ben chiara di cosa debba fare, a grandi linee, il cartografo.
In breve parleremo dei suoi compiti principali e di come si debba relazionare sia in fase di pianificazione che sul campo con il resto dei componenti della pattuglia.
Osserveremo quanto sia importante al fine della buona riuscita della navigazione la collaborazione all'interno del team e come il cartografo debba cooperare con il capo squadra e con gli scout (più comunemente gli occhi della pattuglia).

Il cartografo nel Soft-Air.
Il cartografo è il giocatore specializzato nella lettura delle carte topografiche e nelle tecniche di navigazione. Questo ruolo assume una fondamentale importanza nei game dove non sia presente un percorso prestabilito da seguire, permettendo alla pattuglia di scegliere autonomamente il proprio tragitto, che si tratti di Combat, Recon o eventi più complessi come le MilSim (Military Simulation).

Il giocatore che intende cimentarsi in questo ruolo deve acquisire un buon grado di preparazione: conoscere e saper utilizzare tutti gli strumenti in sua dotazione, dalla bussola al GPS, avere buone basi riguardo gli elementi di topografia ed orienteering e necessariamente una buona dose di esperienza.
La topografia è alla base di questo ruolo e permette di potersi approcciare alle mappe e di poterle interpretare correttamente, pratica che, come vedremo, è fondamentale per poter programmare una buona pianificazione tesa a prevenire errori ed imprevisti che potrebbero presentarsi nello svolgimento del game.

Oltre alla teoria è bene che il giocatore si eserciti più volte prima di mettere alla prova le proprie capacità in qualche evento o gara poiché i metodi di navigazione si acquisiscono pienamente solo provandoli sul campo.
L'esperienza permette di acquisire una buona dose di sicurezza nella navigazione che si traduce in maggiori possibilità di raggiungere l'obiettivo senza perdersi. Essa fornisce la conoscenza necessaria per gestire tutte le situazioni che possono presentarsi durante un evento mettendo il cartografo nella condizione di compiere scelte assennate valutando rischi e pericoli insiti nell'ambiente circostante.
Chi crede che per poter ricoprire questo ruolo basti semplicemente estrarre il GPS dalla tasca controllando la posizione di stazionamento comodamente fornita dai satelliti e seguire la freccia indicata dall'apparecchio sta commettendo un grave errore di valutazione. Il GPS è uno strumento molto utile ed è giusto approfittare della sua comodità perché fornisce in maniera quasi immediata le informazioni velocizzando la navigazione ed è, inoltre, una ulteriore garanzia in termini di sicurezza, ma nonostante ciò, esso non potrà mai sostituire la strumentazione basilare o colmare lacune conoscitive! Le motivazioni sono molteplici: la prima è insita nella stessa natura dell'oggetto. In quanto strumento elettronico può essere soggetto a rotture, può scaricarsi o semplicemente perdere il segnale; la carta e la bussola di contro non sono soggetti a questi rischi. Inoltre senza una buona base in materia topografica si rischia di commettere errori madornali nella scelta del percorso migliore da seguire.

Compiti in fase di pianificazione.
Durante la pianificazione il giocatore deputato alla navigazione deve studiare a fondo la carta e pianificare il percorso. Tanto più sarà alto il tasso di realismo del game maggiori dovranno essere le informazioni ricavate dalla carta ed i dettagli analizzati dal cartografo.
Una buona pianificazione prevede: lo studio della morfologia del terreno, punti di infiltrazione ed esfiltrazione, punti di raccolta pianificati, punti sensibili, distanza del tracciato, rettificazione percorso, profili altimetrici, calcolo delle pendenze.

Osserviamo questi punti nel dettaglio.

1. Lo studio della morfologia del terreno sia a livello orografico che idrografico ed una analisi della vegetazione locale consente di compiere scelte sul piano tattico. Conoscere i rilievi montuosi e le varie pendenze non solo è indispensabile per decidere il percorso in base alle esigenze della pattuglia ma permette anche di capire quale potrebbe essere il miglior modo per avvicinarsi ad un obiettivo. Aver memorizzato la direzione dei corsi fluviali o la posizioni di fonti è una ottima prassi che consente di avere sempre dei punti di riferimento necessari per la navigazione a vista.
Un appunto che mi preme fare, uscendo per un momento dal tema principale della guida, è quello di diffidare dai vari corsi d'acqua e fonti per abbeverarsi: in fin dei conti è semplicemente un gioco, per quanto realistico e ben curato possa essere, meglio portarsi sul groppone qualche litro in più d'acqua che rischiare di prendere qualche malattia non essendo a conoscenza dell'effettivo livello di contaminazione batteriologica e chimica delle fonti in questione.
Tornando allo studio della morfologia del terreno un altro fattore determinante, già citato precedentemente, è l'analisi della vegetazione locale che, anche in relazione alla stagione, può aiutare a compiere scelte riguardanti il mimetismo e l'equipaggiamento. Per fare un esempio: sarebbe inutile organizzarsi per un bivacco in amaca se l'AO fosse situata ad un altitudine tale per cui gli alberi ad alto fusto iniziassero a scarseggiare ( solitamente intorno ai 1800-2000 m s.l.m.).

2. I punti di infiltrazione ed esfiltrazione nei game dove sia presente un certo tasso di simulazione sono solitamente liberi. Il cartografo ed il capo-pattuglia dovranno decidere questi punti studiando la cartina e comunicare le loro coordinate al resto dei giocatori in fase di briefing. I criteri riguardanti la scelta dei suddetti punti sono molteplici: prima di tutti bisogna dare priorità ai compiti della pattuglia e nel caso in cui gli organizzatori del game abbiano dato la possibilità di usare mezzi propri, si deve valutare se l'utilizzo di essi convenga alla luce di tutti i fattori prima analizzati.

3. I punti di raccolta pianificati vengono decisi dal cartografo insieme al capo-pattuglia. Sono di fondamentale importanza in game di discreta durata e di una certa complessità perché consentono alla pattuglia di sapere già dove incontrarsi nel caso in cui essa si sia divisa per motivi di emergenza. Questo è il motivo per il quale devono essere facilmente riconoscibili (come costruzioni isolate ecc.). Si consiglia di segnare questi punti su di un foglio lucido,che sarà poi opportunamente nascosto in un posto diverso da quello della cartina, al fine di non apporre nessun segno su di essa; su questo lucido potrà essere anche disegnata una griglia per dividere l'AO in settori.
Diverso è il discorso riguardante i punti di riordino. Essi vengono solitamente decisi al momento dagli scout secondo altri criteri (che siano difendibili, che abbiano una via di fuga, che siano noti a tutti i membri della pattuglia ma non siano particolarmente evidenti tanto da attirare una eventuale FIR-Forza d'Intervento Rapido).

4. Individuare tutti i punti sensibili cioè i punti presumibilmente più “caldi” o semplicemente più pericolosi per la sicurezza fisica degli elementi della pattuglia come pozzi od altro.

5. La distanza del tracciato è necessaria per sapere i chilometri planimetrici che il percorso prevede, volendo essere più dettagliati si può dare una stima approssimata della distanza reale mettendo in conto i vari tassi di pendenza; è importante anche per calcolare una tabella di marcia utile in game di discreta durata (12h, 24h ecc.).

6. Rettificazione percorso, profili altimetrici, calcolo pendenze: la rettificazione serve a sapere cosa incontreremo ad ogni “X” metri lungo il percorso. Dai profili altimetrici capiamo ogni “X” metri quali isoipse ci aspettano e la pendenza media aiuta a farsi una idea circa la pendenza che si affronterà nel segmento oggetto dello studio. Questi dati sono importanti anche perché consentono al cartografo di memorizzare al meglio la carta. Nell'eventualità in cui il game contempli una eventuale cattura simulata è bene che sulla mappa non sia segnato nulla in modo che non possa fornire nessuna informazione riguardo l'attività della pattuglia e non possa contraddire una eventuale storia di copertura.

Compiti sul campo.
Durante la fase “on field” il cartografo fornisce i riferimenti azimutali allo scout della pattuglia e supervisiona la navigazione; egli deve in pratica tenere sempre a mente quale sia la posizione della pattuglia nell'AO.
Se nell'area di operazione ci sono molti riferimenti, sia il cartografo che lo scout, possono sfruttarli per orientarsi ed avvalersi della cosiddetta “navigazione a vista”, metodo molto pratico e veloce. Eventuali fiumi, botri, strade e l'orografia in generale sono estremamente utili al fine di orientarsi durante la navigazione. Nel caso in cui i punti di riferimento siano scarsi il lavoro sarà molto più certosino e faticoso: bisognerà costruirsi un vero e proprio percorso mentale, controllare molto spesso la direzione di marcia attraverso la bussola e ricordare ogni minimo cambiamento di rotta. Consultare le curve di livello (isoipse) e calcolare, avvalendosi dell'aiuto di un alto membro della pattuglia, la distanza approssimativa coperta da un punto di controllo all'altro tramite il conteggio dei passi. Chiaramente tutte queste operazioni vengono facilitate dall'uso del GPS, ma sono assolutamente fondamentali quando questo non sia disponibile (per esempio potrebbe essere vietato dal regolamento in vigore) oppure nel caso in cui sia guasto. Raramente capiterà di usare solo uno dei metodi, al contrario spesso ci si può trovare in luoghi ove la morfologia del terreno è molto variabile specialmente nel caso l'AO sia particolarmente vasta e quindi la navigazione sarà la risultante di una commistione di tutte queste tecniche. Lo scout gode di una certa discrezionalità nel decidere il percorso da seguire in quanto la situazione sul campo potrebbe richiedere delle variazioni rispetto alla pianificazione ma tutto ciò deve avvenire entro determinati limiti altrimenti si può incorrere nel rischio di perdersi ed in questo caso il cartografo sarà costretto a fare il punto. Al fine di trovare l'esatta posizione della pattuglia il cartografo può avvalersi dell'aiuto fornito dall'apparecchio GPS o può ricavarsela tramite diverse tecniche di triangolazione, in ogni caso ciò costituirà una perdita di tempo e comunque un lavoro non sempre di facile e precisa risoluzione.

Conclusioni.
Possiamo tranquillamente concludere che quello del cartografo è un ruolo importante e di responsabilità da non affrontare in maniera superficiale soprattutto nelle tipologie di gioco più complesse dove la capacità di navigazione di un team deve andare necessariamente di pari passo con le altre capacità di gioco. Bisogna essere prima in grado di raggiungere l'obiettivo in tempo ed in sintonia con le esigenze della pattuglia altrimenti non ci si potrà dedicare all'ingaggio o all'acquisizione dello stesso per porre un esito positivo alla missione.

Davide “Furetto” Spagnoli, Nuova II Legio Augusta
softairfanzine
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Iscritto il: 22/11/2010, 23:32
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 24/2/2011, 15:30




Sono sicuro che questo programmino per il calcolo automatico delle coordinate del bersaglio (da distante) date le coordinate di due punti di osservazione(gps) e l'azimut da essi all'obj(bussola manuale), che gira con winmobile ed android(penso su telefonini di ultima generazione) è veramente molto utile. purtroppo non ho il software per farlo girare ma son convinto che i + moderni aquilotti non abbiano problemi in merito, peccato che non sia stato postato una versione piu umana ed arcaia in excell.(magari mi porto via un piu ingombrante book) :nazi:
www.softairmania.it/threads/180466-...200#post2832200
Alla buonanima che riuscisse a caricarli sarei veramente personalmente grato vederlo e collaudarlo insieme in campo. Grazie! :panzer:

Edited by ZAKUgabry - 7/3/2011, 17:08
 
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Trave H&K
view post Posted on 30/3/2011, 22:33




Gabry riusciresti a fare un riassunto/tabella per i vari map datum/griglie?
In pratica nel GPS ci sono come Parametri ELISSOIDE(map datum) e FORMATO POSIZIONE(formato griglia).

Mi avevi messo dentro una User Grid per usare la "ROMA 40" se non sbaglio...
A noi interessano la Roma 40 (fuso Est ed Ovest), l'Europa 1950 e da come dicevi la WGS84 che sarebbe in pratica quella che ti viene fuori con google earth

Per la roma 40 mi avevi messo come griglia:

ORIGINE LONGITUDINE = E 009°00.000'
SCALA = 0.9996000
FALSO EST (mt) = 1'500'000.0
FALSO NORD(mt) = 0.0

che sarebbe riferita alla parte ad EST dell' italia se ho ben capito, perchè l'altra metà della penisola ha la griglia leggermente girata per ovviare al problema della curvatura terrestre no?

Se per cortesia mi controlli che i dati sono giusti e se hai tempo riesci a scriverci giù una tabellina con le 3 che ti ho chiesto (che e penso siano le più importanti/usate) te ne sarei davvero grato.

PS: ho ripulito il topic come volevi.
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 31/3/2011, 08:17




Ciao, provero' a rispondere alfine di cercare di sintetizzare un argomento vastissimo in maniera "solamente pratica" alle tue domande; le spiegazioni sulla teoria le vedremo se interessano di persona anche perchè, pur cavandomela, mica son un professionista sull'argomento.

Per quanto riguarda l'impostazione del datum dei gps in Roma40, un po' atipica per via dei due fusi32 e 33 ti rimando a questo esauriente link di softairmania by il nostro comune amico lobo:
www.softairmania.it/threads/138536-...datum-ROMA-1940

di cui riporto i dati sostanziali:
Garmin: impostare datum ROMA 1940
Qusi tutti i ricevitori gps della garmin hanno la possibilità di impostare molti Map Datum, ma per la nostra cartografia ne interessano principalmente tre:
il WGS84 che è il datum di default di tutti i sistemi gps
l' ED50 ,di cui basta impostare l'apposita voce nel setup
e il Map Datum nazionale italiano: il ROMA 1940 (o Gauss Boaga) di cui non è possibile il settaggio diretto a causa della differenza fra il Roma40 del Fuso est e quello del fuso ovest.
fortunatamente quasi tutti i ricevitori Garmin hanno la possibilità di salvarsi un 'settaggio personalizzato'
accendendo il bussolotto andiamo nella pagina dei settaggi
seleziono SETUP e poi UNITA'
si apre il pannelo di controllo per il settaggio della cartografia che ci serve.
impostiamo DISTANZA ed ELEVAZIONE in metri e il MAP DATUM in Rome 1940
le impostazioni personalizzate andranno inserite nel campo FORMATO POSIZIONE, non bisogna mettere UTM-UPS (errore piu comune!) ma USER GRID UTM
appena selezioniamo USER GRID UTM si apre un'altra finestrella con dei campi da compilare

ORIGINE LONGITUDINE
fuso 32: 009° 00.000'
fuso 33: 015° 00.000'

in questo campo dobbiamo inserire i gradi del meridiano centrale del fuso che ci interessa. quindi per il fuso 32 (che va da 6° a 12°) dovremmo inserire 9°; mentre per il fuso 33 (da 12° a 18°) dovremmo inserire 15°

SCALA
fuso 32: 0.9996000
fuso 33: 0.9996000

la scala serve per 'trasformare' la proiezione geografica dal WGS84 (per quanto possibile... c'è comunque una certa aprossimazione). Uguale per entrambi i fusi quindi!

FALSO EST
fuso 32: 1 500 000.0 m
fuso 33: 2 520 000.0 m

...se le coordinate partissero dal meridiano centrale al fuso avremmo anche coordinate est negative... così per complicare una cosa già complicata di suo!
con questo accorgimento avremmo el coordinate est del fuso 32 che iniziano sempre con 1, e quelle del fuso 33 con il numero 2

FALSO NORD
fuso 32: 0.0 m
fuso 33: 0.0 m
questo campo rimane zero per entrambi i fusi, avendo la stessa origine.

Il tuo gps, come avrai già notato, ora è settato in roma40, fuso 32 (fuso ovest) che permette di operare sincronizzato il gps con la Carta Tecnica Regionale (roma40) riguardante il nostro campo di Sossano(VI).

Se ti danno una cartina che lavora in Roma40 e le coordinate est iniziano con il numero 1 significa che si deve utilizzare nel gps il settaggio del fuso 32 ; se la prima cifra è 2 si deve utilizzare nel gps il settaggio del fuso 33;


Qualora si volesse utilizzare il gps in WGS84 come possibile su google earth (strumenti/opzioni/visualizza-UTM) si deve
memorizzare nel gps nel formato posizione UTM/UPS e mapdatum wgs84.

Qualora si volesse utilizzare il gps in Europa50 si deve memorizzare nel gps nel formato posizione UTM/UPS e mapdatum europa50.

Preciso con forza che quanto suscritto sono solo delle linee guida generali da verificare SEMPRE E COMUNQUE in campo a seconda della mappa in possesso, a seconda di che tipo di coordinate che ti forniscono, a seconda del gps che si usa......ecc. in poche parole bisogna di volta in volta studiare prima, verificare, CONFRONTARE con mark in campo, adattarsi, raggiungere lo scopo...e sopratutto usare la materia grigia.

Mi fermo qui, rimanendo a disposizione , come sempre nei mie limiti , di tutti gli interessati all'argomento per ogni eventualità. Ciao! :cristo:

Edited by ZAKUgabry - 31/3/2011, 16:16
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 28/6/2011, 10:30




Consiglio veramente a tutti questo simpatico "fischietto multiso" dal costo irrisorio:
www.decathlon.it/fischietto-wmquechua-100-id_2731796.html
fischia, ha una lente d'ingrandimento, un quasi termometro, e sopratutto una piccola bussola che in casi di emergenza puo essere veramente utile anche per chi non è un esperto di navigazione ma intanto ti dà una idea della direzione da intraprendere.
ciao! :rosk:

Edited by ZAKUgabry - 29/6/2011, 12:35
 
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Billosas
view post Posted on 28/6/2011, 11:37




Vado subito, il problema è che dovrò comprarne 2 anche per mie figlie.... ;)
 
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ZAKUgabry
view post Posted on 7/9/2011, 11:04




Ecco la nuova serie Etrex, rivista ne look, con mouse integrato, che sostituiscono quelli della precedente serie h. etrex10/20/30:
www.nautimarketshop.com/shop/produc...ce-60020259.asp
di bello è che il chip di presa del segnale dovrebbe essere ancora migliore della precedente serie H in quanto sfrutt sia l'Hotfix nonche è predisposto per la presa nel 2012 fino a 24 satelliti del sistema satelitare russo Glonass una figata!
il etrex10 che è il corrispondente del precedente ETREXH giallone lo si trova a poco meno di 100 euro su baia ed l'etrex30 che corrisponde al vecchio Vista (ed ha tutto) ha veramente un buon prezzo. Chi se lo compra è vivamente pregato di farmelo sapere! :sberle:
www.garmin.it/sport/trekking/ETREX/index.html

Edited by ZAKUgabry - 21/9/2011, 17:32
 
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.:Colby:.
view post Posted on 14/11/2011, 17:58




Discussione molto interessante, mi permetto di farti i complimenti Gabry..
In merito al nuovo etrex lo ho puntato come backup del montana, se lo prendete fatemi sapere.

Grazie
 
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Billosas
view post Posted on 28/11/2011, 13:13




www.softairmania.it/threads/208509-GARMIN-eTrex®-10

recensione Etrex 10

bell'oggetto......
è già abilitato alla ricezione delle costellazioni GLONASS e GALILEO........non dico altro....

altra recensione

Il pioniere dei GPS Portatili, lo strumento che ha iniziato numerosi escursionisti alla navigazione satellitare in ambiente outdoor, ed ora eTrex evolve per soddisfare ancora di più le esigenze degli amanti dell’off-road che vogliono avvicinarsi al mondo dei GPS per escursionismo in mountain bike. Del nuovo eTrex colpisce immediatamente la straordinariamente semplice interfaccia utente, studiata per rendere lo strumento di immediato utilizzo anche a quei biker che non vantano esperienze in questo senso. Inoltre la forma e le dimensioni ottimizzate, la lunga autonomia fino a 25 ore e la compatibilità con tutte le cartografie Garmin su MicroSD, topografiche e stradali, rendono eTrex uno strumento flessibile e ideale per l’installazione sul manubrio della propria mountain bike. Dalle semplici escursioni fino al rifugio di media montagna ai trekking anche impegnativi, i tre modelli eTrex rappresentano gli ideali compagni di avventura.

«Durante lo sviluppo della nuova serie eTrex abbiamo cercato di stabilire un nuovo standard qualitativo sulla base del successo di vendite dello storico modello precedente - ha ricordato Stefano Viganò, MarComm Manager Recreation di Garmin Italia – e così all’inizio del progetto ci siamo chiesti dove volevamo arrivare con questa nuova serie di prodotti». La risposta viene dallo stesso manager di Garmin: «Confrontandoci con gli utilizzatori dei nostri prodotti, gran parte di questi biker, abbiamo capito che gli stessi richiedono versatilità sull’uso della cartografia e compatibilità sulle più svariate applicazioni che Garmin mette a disposizione, anche su prodotti economici e di facile utilizzo» proprio come eTrex.

Inoltre l’intera famiglia eTrex oltre a ricevere il segnale dalla rete satellitare GPS, è predisposta per collegarsi contemporaneamente al sistema satellitare di navigazione russo Glonass, ed è già abilitata alla ricezione del segnale satellitare del sistema Galileo, la rete su cui sta lavorando l’Europa. Tutto ciò consente ai modelli eTrex 10, 20 e 30 di ricevere il segnale satellitare in tempi più rapidi e posizionare l’utente in modo più preciso anche in situazioni precarie come canyon o ai piedi di pareti verticali di montagna.

Divertirsi risparmiando
Per i biker attenti ai costi e alla ricerca di uno strumento essenziale, Garmin offre eTrex 10. Semplice ricevitore GPS dotato di un display monocromatico, perfettamente leggibile al sole, che fornisce chiare e semplici indicazioni sulla posizione e sulla direzione da seguire per arrivare alla meta. Il modello eTrex 10 è lo strumento perfetto per i nuclei di appassionati di mtb che vogliono iniziare a praticare “escursionismo satellitare” o avvicinarsi al geocaching.

Cartografia senza limiti
Ampia disponibilità di cartografia vettoriale per i modelli eTrex 20 ed eTrex 30 che, grazie al display da 2,2” LCD a 65k colori visibile al sole, permettono di apprezzare i contenuti delle cartografie topografiche Garmin e le famose stradali CityNavigator attraverso le quali eTrex 20 e eTrex 30 sono in grado di elaborare percorsi turn-by-turn (navigazione guidata). Il software gratuito BaseCamp disponibile sul sito ufficiale garmin.it consente di pianificare escursioni al computer e trasferirle in modo semplice e veloce agli strumenti della serie eTrex, oltre ad analizzare e archiviare attività registrate sul campo. BaseCamp permette inoltre di visualizzare i dettagli delle varie cartografie vettoriali Garmin leggendo i contenuti direttamente dalle microSD inserite nei ricevitori, evitando la procedura di installazione delle cartografie stesse sul computer. E per tutti i biker possessori di cartine e mappe, frutto di anni di escursioni, sarà possibile rispolverarle dallo scaffale per “inserirle” all’interno di eTrex grazie alla procedura Custom Maps, scaricabile dal sito Garmin in modo gratuito. Inoltre la famiglia eTrex supporta l’offerta BirdsEye Satellite per la visualizzazione di immagini fotografiche satellitari.

Gamma completa
A tutte le caratteristiche sopra elencate, il modello eTrex 30 aggiunge i classici accessori che impreziosiscono i prodotti top di gamma: bussola elettronica a 3 assi per orientamento preciso anche in mancanza di movimento, altimetro barometrico per dato di quota ed andamento pressione atmosferica, trasmissione wireless di dati tra diversi GPS Garmin. Questo modello racchiude in uno strumento di dimensioni compatte e leggero tutte le caratteristiche tecniche comuni agli strumenti di fascia più alta, per soddisfare esigenze di un biker evoluto.

Ideale per il geocaching.
La rivisitazione di eTrex darà un ulteriore impulso in Italia al fenomeno geocaching, la caccia al tesoro elettronica, perché sarà possibile utilizzare il piccolo GPS durante le avventure geocaching senza la necessità di stampare informazioni. La nuova serie eTrex, infatti, permette di scaricare le coordinate e visualizzare i dettagli dei tesori direttamente nello strumento tramite una semplice connessione USB. Lo strumento memorizza e visualizza tutte le informazioni necessarie quali posizione, qualità del terreno, livello di difficoltà, suggerimenti e descrizioni, senza bisogno di inserire manualmente le coordinate del cache ed evitando di stampare e portare con sé supporti cartacei. Per iniziare velocemente a giocare è sufficiente scaricare i file GPX relativi ai “tesori” direttamente nello strumento, visitando il sito opencaching.com creato per riunire gli appassionati e condividere le informazioni sui geocache di tutto il mondo.

Per maggiori informazioni su caratteristiche e specifiche dei prodotti Garmin, il sito www.garmin.it contiene tutte le specifiche tecniche dei prodotti disponibili sul mercato italiano.

I navigatori eTrex sono disponibili nei Garmin Point al prezzo consigliato al pubblico di:
eTrex 10 Euro 119,00
eTrex 20 Euro 199,00
eTrex 30 Euro 249,00

 
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Trave H&K
view post Posted on 28/11/2011, 14:27




ho visto l'etrex 10 prima su SAM, il bello (oltre alla ricezione) è che ha il joystick che rende infinitamente più veloce e semplice inserire i numeri e nominare i WP all'interno.
Se dovessi essere senza GPS prenderei questo invece dell' etrex H.

Anche se il migliore che ho visto fin'ora è il 62s... anche se la fascia di prezzo per me è proibitiva (oltre al fatto che non essendo primo navigatore non lo userei).
 
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Billosas
view post Posted on 28/11/2011, 15:21




ti ricordo che quando entrerà (l'anno prossimo) in funzione la rete GLONASS e GALILEO, l'etrex 10 prenderà il doppio dei satelliti in ogni situazione, rispetto a tutti i GPS che non hanno questo chip di ricezione, rifletti su questo più che altro.....non il joystick, anche l'HCX ha il joystick, ma non lo rende meglio di altri(secondo me).
 
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19 replies since 4/3/2008, 10:14   3113 views
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